giovedì 8 novembre 2012



LA SAGA DEI SERBELLONI
Convegno
sabato 17 novembre 2012 ore 9 -13
Gorgonzola, Auditorium di via Montenero 30


L’immagine  della locandina è  di Francesco Podesti, Firenze 1825 – collezione privata
Ritratto dei marchesi Busca, figli di Luigia Serbelloni: la figura sullo sfondo è l’autoritratto del pittore.


L’associazione culturale Concordiola, istituita nel 2011 allo scopo di valorizzare Gorgonzola e la Martesana attraverso la cultura del territorio, invita a questa giornata di studio su una delle più importanti casate italiane, che a partire dal 1521 ha segnato profondamente la storia e lo sviluppo urbanistico di Gorgonzola.
Sei relatori, noti per competenza e doti comunicative, trattano alcuni temi tra i più interessanti della Storia moderna tra XVI e XIX secolo, offrendo al pubblico notizie nuove, interessanti spunti di riflessione e stimoli per approfondire l’affascinante conoscenza della storia.

La manifestazione, che ha luogo nelle pertinenze rustiche del palazzo di campagna dei Serbelloni, dà agli ospiti provenienti da fuori città l’opportunità di vedere gli altri importanti edifici ottocenteschi voluti dalla famiglia, come la chiesa parrocchiale progettata da Simone Cantoni, l’Ospedale, il parco romantico annesso al palazzo.


una delle sale di palazzo Serbelloni a Milano
Nel corso del convegno si aprono le iscrizioni per la visita guidata a Palazzo Serbelloni di Milano, progettato da Simone Cantoni, simbolo dello sfarzo e dell’importanza raggiunta dalla famiglia a fine XVIII secolo, recentemente aperto al pubblico dopo il restauro delle sale napoleoniche. La visita guidata si terrà venerdì 30 novembre alle ore 16.

La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Gorgonzola.


                                              Programma

Ore 9,00:        registrazione partecipanti
Ore 9,15:        saluto del sindaco di Gorgonzola, dott. Walter Baldi, e presentazione dei relatori
Ore 9,30:        Gabrio Serbelloni ingegnere militare tra Mediterraneo e Fiandre (Marino Viganò, Laboratorio di Storia delle Alpi, USI, Lugano).
Ore 10,00:      L’emergenza peste a Inzago e Gabrio Serbelloni (Fabrizio Alemani, Associazione studi storici di Inzago e della Martesana).
Ore 10,30:      I Serbelloni e “il mondo nuovo”: dall’apogeo alla dissoluzione (Fiorella Cerini,  Scuola media G. Ungaretti – San Giorgio su Legnano).

Ore 11,00:      pausa caffè

Ore 11,15:      Maria Vittoria Ottoboni Serbelloni tra passioni letterarie, reti amicali e interessi culturali (Cinzia Cremonini, Università Cattolica di Milano).
Ore 12,00:      Il ruolo di Gian Galeazzo nella Repubblica Cisalpina e il suo mecenatismo (Elena Riva, Università Cattolica di Milano).
Ore 12,30:      Il mausoleo della famiglia a Gorgonzola (Marco Cavenago, storico dell’Arte).

martedì 1 maggio 2012

RASSEGNA STAMPA - Visita guidata al Museo del Gorgonzola

RADAR 26 aprile 2012

IL GIORNO 27 aprile 2012

IL GIORNO 27 aprile 2012

IL GIORNO 27 aprile 2012

LA GAZZETTA DELLA MARTESANA 30 aprile 2012

sabato 28 aprile 2012

venerdì 27 aprile 2012

24 aprile 2012 - Visita guidata al Museo del gorgonzola


da sinistra Massimo Casirati, Andrea Tomasetig, Giandomenico Ferrari, Cristina Ricci ed Elvira Faenza

Presentazione dei contenuti del Museo
Cristina Ricci parla della Storia del gorgonzola

Massimo Casirati -Produzione tradizionale artigianale


El furmagiatt

Il gorgonzola in letteratura

Cultura materiale - La collezione Castelli
Cultura materiale: Sagra del Gorgonzola


Cos'è la DE.CO. e il recupero del processo produttivo artigianale  tradizionale
 con la nascita di un nuovo prodotto lo Stracchino di Gorgonzola


domenica 22 aprile 2012

Visita guidata al Museo del gorgonzola



Concordiola incontra l’Utl

Visita guidata al Museo del gorgonzola


martedì  24 aprile 2012
alle ore 14,30

presso l’Auditorium di Via Oberdan - Gorgonzola 


incontro aperto

venerdì 9 marzo 2012

MOSTRA CIBO DA FAVOLA



CIBO DA FAVOLA
Infanzia e alimentazione
nelle carte illustrate della collezione Rapisarda


11 marzo – 29 aprile 2012
Cinema Arcadia di Melzo (Milano)

Inaugurazione sabato 10 marzo, ore 17.00

a cura di Andrea Tomasetig 


Cibo e infanzia è un tema di attualità, ma poco indagato negli aspetti relativi alla nascita e allo sviluppo dei consumi di massa e della relativa comunicazione pubblicitaria. La collezione Rapisarda di carte illustrate, già oggetto di due mostre nel biennio 2010–2011, grazie alla sua ampiezza e articolazione (oltre 12.000 pezzi divisi in 55 diverse tipologie) permette di ricostruire per la prima volta quella storia in Italia e di inaugurare la terza edizione di Cibo di carta.
La mostra – curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig insieme a Michele Rapisarda, con un testo introduttivo di Alberto Capatti – è realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Melzo e dal Sistema Bibliotecario Milano Est.

La mostra inizia con le prime figurine in cromolitografia, nate in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, poi diffuse in Europa e negli Stati Uniti e che proprio al mondo delle favole fanno anche riferimento perché destinate ai bambini, e prosegue con le prime campagne pubblicitarie d’inizio Novecento sui periodici illustrati (“Scena Illustrata” e “Corriere dei Piccoli”) per la promozione del cioccolato, della “farina lattea” (l’odierno latte in polvere) e dei ricostituenti. In Italia, Pinocchio è a lungo testimonial d’eccezione per diversi prodotti e marchi.
Negli anni Trenta l’avvio del consumo di massa di prodotti alimentari industriali confezionati interessa anche il cibo per l’infanzia, dando origine ad ampie campagne pubblicitarie sui periodici illustrati e alla diffusione di concorsi e raccolte di figurine ed etichette, finalizzati a incentivare le vendite attraverso i premi. Cirio e Arrigoni testimoniano in modo esemplare quel periodo. Topolino di Walt Disney diventa per qualche anno il nuovo testimonial per caramelle, cioccolato, biscotti ed altri alimenti.
Dopo la seconda guerra mondiale, il boom economico vede un nuovo incremento e ampliamento dei consumi. Per il mondo dei bambini è l’epoca della gomma americana, dei formaggini, del panettone Motta che si fa piccolo per le merende (il Mottino), dei gelati confezionati, ecc. In parallelo sul “Corriere dei Piccoli” e sulle altre testate per ragazzi appaiono strisce di pubblicità fumettata: storie, su una sola riga di vignette, per promuovere l’aranciata San Pellegrino, il formaggino Milione della Invernizzi, il gelato Fortunello della Alemagna, lo yogurt della Yomo.

Nel centinaio di pezzi esposti, che documentano prodotti e comunicazione di ben 33 aziende con molti marchi ancora famosi, spicca il contributo di molti dei più importanti illustratori italiani del Novecento: Attilio Mussino, Nasìca (Augusto Majani), Antonio Rubino, Giovanni Manca, Gino Boccasile, fino a Jacovitti. La mostra si chiude all’epoca di Carosello e del grande successo dei pupazzi gonfiabili.

La terza edizione di Cibo di carta, iniziativa finalizzata all’Expo 2015 e alla realizzazione del Museo dell’Alimentazione, prevede nel corso del 2012 ben sei diverse mostre con laboratori, letture e degustazioni. Il progetto amplia i suoi confini: oltre a Melzo, Gorgonzola e Lodi, quest’anno interesserà anche Milano, Roma e Torino.


martedì 7 febbraio 2012

Premio San Fedele 2010-2011 - I luoghi del sacro


Premio San Fedele 2010-2011

pagina tratta dal TGCOM del 6 febbraio 2012  

I luoghi del sacro


guarda il video
FOTO UFFICIO STAMPA
18:47 -
Dopo la collettiva delle opere finaliste tenutasi 
nel maggio dello scorso anno – l’edizione 2010
-2011 del Premio Artivisive San Fedele, come 
consuetudine, si chiude con la mostra dedicata 
agli artisti vincitori, di cui si presentano ora lavori 
inediti realizzati appositamente per l’occasione. 
Chiamati a riflettere e confrontarsi nuovamente 
attorno ad un tema – in questo caso I luoghi del
 sacro, come suggerisce il titolo della mostra –
 i giovani artisti si sono impegnati nella realizza-
zione di opere che rispettassero i contenuti 
profondi proposti dalla commissione. Derivato
e ispirato liberamente dall’ iconografia tradizio-
nale dei “luoghi sacri”, il risultato conseguito da 
ciascuno di loro verifica tanto la personale
interpretazione di un preciso soggetto, quanto 
la coerenza nell’insieme, aprendosi ad un 
dialogo,un racconto, con il pensiero dell’altro.
Lo spazio sacro è letto e presentato, non come 
astratta e visionaria ispirazione alla trascenden-
za, ma come simbolo tangibile, presente nel
luogo del visibile. 
Da questa considerazione derivano le brillanti 
realizzazioni di Daniele Salvalai (vincitore del 
Premio San Fedele), Marco La Rosa (secondo 
classificato e vincitore del Premio Rigamonti), 
Elisa Leonini (terza classificata) e di 
Francesco Arecco e Emanuela Ascari
(menzioni speciali dei curatori).
L’alta qualità delle opere, la serietà con cui 
si sono applicati gli artisti al progetto, è indice di un lavoro in cui ancora hanno peso
e ruolo il confronto reciproco, lo scambio, la condivisione di idee e l’analisi e la 
ricerca di una profonda dimensione di senso per chi si esprime con l’arte. 
Valori che non solo ritroviamo nelle opere, ma che si trasmettono anche allo sguardo 
del pubblico, dando così ancora autenticità al linguaggio artistico nelle espressioni 
dei suoi più giovani esponenti. Si restituisce all’arte la sua vera missione e il suo 
reale impegno, fattori determinanti che storicamente continuano a contraddistinguere
 e qualificare l’impegno dello storico premio milanese.
Accompagna la mostra un catalogo, disponibile in galleria,  con i testi introduttivi del
direttore Andrea Dalll’Asta S.I., di tutti i curatori e la riproduzione delle opere in mostra.
M. G.
A cura di: A. Dall’Asta S.I. e I. Bignotti, M. Galbiati, C.Gatti, M. Marchetti, K. Mc Manus
Con il contributo di: Fondazione Cariplo
Ingresso: libero
Orari :16.00-19.00 dal martedì al sabato
Al mattino su richiesta

Fino al 18 febbraio
 Per informazioni: Maria Chiara Cardini - +39 02 86352233
- sanfedelearte@sanfedele.net - www.sanfedele.net
GALLERIA SAN FEDELE
Via Ulrico Hoepli 3A-B
20121 
 MILANO
T. +39 0286352233 - sanfedelearte@sanfedele.net

M'illumino di meno!


martedì 31 gennaio 2012

Samuel Beckett e il gorgonzola


S. Beckett
Giandomenico Ferrari, nostro socio fondatore, durante una riunione dell’ Associazione ci informò che il gorgonzola era di casa a Dublino fin dagli anni Trenta; leggendo la novella Dante e l’aragosta di  Samuel Beckett (Dublino 1906 – Parigi 1989, il drammaturgo autore di “Aspettando Godot” e premio Nobel nel 1969), aveva scoperto che il gorgonzola era la passione di Belacqua,  personaggio ricorrente negli scritti di Beckett. Belacqua, omonimo della figura dantesca che sconta nel Purgatorio la sua vita indolente, é uno studente di italiano asociale e prigioniero di occupazioni maniacali e pensieri inconcludenti.

Riportiamo qui di seguito il brano:

Procedette spedito, a testa china, attraverso un familiare labirinto di vicoli e si infilò improvvisamente in una piccola drogheria di famiglia. Dentro al negozio non furono sorpresi. Quasi tutti i giorni, verso quest’ora, piombava in questo modo dalla strada.
La fetta di formaggio era già preparata. Separata sin dal mattino dal suo pezzo, attendeva soltanto che Belacqua venisse a prenderla. Formaggio Gorgonzola. Conosceva un uomo che veniva da Gorgonzola. Sapeva dove cercarla. Ogni giorno era là, nello stesso angolo, che attendeva di esser reclamata. Erano persone molto gentili.
Esaminò con scetticismo il pezzo di formaggio. Lo rovesciò per vedere se era migliore dall’altro lato. L’altro lato era anche peggiore. Lo avevano messo con la parte migliore in alto, avevano compiuto quel piccolo inganno. Ma chi poteva biasimarli? Lo strofinò. Colava. Era già qualcosa. Si piegò ad odorarlo. Una debole fragranza di corruzione. Che se ne faceva? Lui non voleva fragranza, non era uno di quei maledetti raffinati della tavola, lui voleva una sana puzza. Ciò che voleva era un buon pezzo verde, puzzolente e marcio di formaggio Gorgonzola, vivo, e per Dio lo avrebbe avuto.
Il droghiere si agitò.
-          Dunque?- domandò Belacqua, che non conosceva paura quando era infiammato  - è questo il meglio che si può fare?
-          Per quanto Dublino è lunga e larga – disse il droghiere – lei non troverà in questo momento un pezzo più marcio.
Belacqua era furioso. Quell’impudente buono a nulla, quasi quasi gli sarebbe saltato addosso.
- Non va – gridò – mi sente? Non va affatto. Non lo voglio. – Digrignò i denti.
Il droghiere, anziché lavarsene semplicemente le mani come Pilato, spalancò le braccia in un appassionato gesto di supplica a mo’ di crocefisso. Belacqua disfece il suo pacchetto con aria torva e fece scivolare il cadaverico pezzo di formaggio tra le dure, fredde e nere fette tostate. Camminò rigidamente fino alla porta, ma lì si rivolse con una piroetta.
-          Mi ha sentito? – gridò.
- - Signore – disse il droghiere. Non era una domanda e neppure un’espressione di acquiescenza. Dal tono in cui questa parola fu pronunciata, era assolutamente impossibile capire che cosa l’uomo avesse in mente. Era una risposta assai ingegnosa.
-          - Le ripeto – disse Belacqua con grande ardore – che non va affatto. Se lei non sa far meglio si così – sollevò la mano che teneva il pacchetto – sarò costretto a cercar altrove il mio formaggio. Ha capito?
(…) Il droghiere. Senza chiudere gli occhi e distoglierli dalla figura che dileguava, si soffiò il naso nel grembiule. Essendo una persona benevola e umana, provava simpatia e pietà per questo cliente strampalato dall’aria sempre malata ed abbattuta. Ma allo stesso tempo era un piccolo commerciante, non lo si dimentichi, con un senso da piccolo commerciante della dignità personale e del giusto posto delle cose. Tre pence, calcolò, tre pence di formaggio al giorno, uno scellino e mezzo alla settimana. No, per questa somma non si sarebbe fatto in quattro per nessuno, no, neppure per il più grand’uomo della regione. Aveva il suo orgoglio.

Invitiamo chiunque scoprisse ulteriori citazioni letterarie e altre curiosità relative al formaggio gorgonzola nella letteratura di comunicarcele attraverso il nostro sito (www.concordiola.blogspot.com) o  l’ email (concordiola@gmail.com). Grazie e buona lettura!

lunedì 23 gennaio 2012

Natura morta con formaggi e salami

"Natura morta con formaggi e salami" è un quadro di Cesare Tallone (http://www.archiviotallone.com) che raffigura il celebre formaggio gorgonzola. E' un olio su tela del 1887, cm 40 x 65, attualmente in esposizione alla Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona sino al 19 febbraio 2012, all'interno della mostra dal titolo "La meraviglia della natura morta.1830 - 1910. Dall'Accademia ai maestri del Divisionismo". (http://www.fondazionecrtortona.it/index.php/la-meraviglia-della-natura-morta)